Link al bando 2023/24
Il Corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura è a numero programmato e per accedervi occorre superare un test d’ammissione. Per l’anno accademico 2023-2024 i posti disponibili includono: 85 posti destinati ai cittadini comunitari e non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia e 2 riservati a cittadini extracomunitari residenti all’estero, di cui 1 riservato a cittadini cinesi aderenti al programma “Marco Polo”.
Per informazioni consultare il bando al sito www.unina.it (Didattica > Offerta didattica > Corsi a numero programmato > Bandi di ammissione > Magistrali a ciclo unico > Corsi finalizzati alla formazione di Architetto > Architettura e Ingegneria Edile – Architettura).
La procedura di compilazione della domanda per via telematica sul sito di Ateneo si svolge in due fasi:
A) La prima fase riguarda la Registrazione utente e la relativa Stampa del modulo di pagamento del contributo per la partecipazione al concorso;
B) La seconda fase, da effettuarsi dopo l’avvenuto pagamento, consiste nella Compilazione della domanda di partecipazione e relativa Stampa.
Nella domanda di partecipazione occorrerà indicare come prima scelta INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA.
La prova di ammissione, della durata massima di 70 minuti, consiste nella soluzione di quaranta (40) quesiti che presentano cinque opzioni di risposta, tra cui il candidato deve individuarne una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno probabili.
Gli argomenti sono così suddivisi:
– otto (8) quesiti di cultura generale;
– sei (6) quesiti di ragionamento logico;
– dodici (12) quesiti di storia;
– sei (6) quesiti di disegno e rappresentazione;
– otto (8) quesiti di fisica e matematica.
Per la valutazione della prova sono attributi al massimo 60 punti. I criteri di valutazione della prova sono i seguenti:
· 1,5 punti per ogni risposta esatta;
· meno 0,40 (- 0,4) punti per ogni risposta sbagliata;
· 0 punti per ogni risposta non data.
La graduatoria è costituita dai candidati secondo l’ordine decrescente. del punteggio ottenuto; non è previsto un punteggio minimo per il superamento della prova ma è escluso chi non abbia risposto ad almeno una domanda.
I candidati con invalidità, con disabilità, certificata ai sensi della legge n. 104 del 1992 o con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento (DSA), di cui alla legge n. 170 del 2010, possono beneficiare, nello svolgimento della prova, facendone richiesta, di appositi ausili o misure compensative, nonché di tempi aggiuntivi.
I test di ammissione degli anni precedenti sono consultabili qui:
- A.A. 2020/2021
- A.A. 2018/2019
- A.A. 2017/2018
- A.A. 2016/2017
- A.A. 2015/2016
- A.A. 2014/2015
- A.A. 2013/2014
- A.A. 2012/2013
- A.A. 2011/2012
- A.A. 2010/2011
- A.A. 2009/2010
- A.A. 2008/2009
- A.A. 2007/2008
Clicca qui per scaricare informazioni più dettagliate sul test di ammissione
Per ulteriori informazioni sui test di ammissione al Corso di Laurea potete scrivere a francesco.polverino@unina.it e a francesco.viola@unina.it : vi risponderemo subito!
Per le altre notizie sul Corso di Laurea potete collegarvi al sito del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale www.dicea.unina.it o consultare il sito internet del progetto orizzonte ingegneria
Ci si deve preparare al nostro mondo incerto e aspettarsi l’inatteso, che è il contrario del rassegnarsi a uno scetticismo generalizzato. (…) A un pensiero che isola e separa si dovrebbe sostituire un pensiero che distingue e unisce. A un pensiero disgiuntivo e riduttivo occorrerebbe sostituire un pensiero del complesso nel senso originario del termine “complexus”: ciò che è tessuto insieme. (…) Un pensiero che collega e che affronta l’incertezza. Il pensiero che interconnette rimpiazzerà la causalità unilaterale e unidirezionale con una causalità circolare e multi referenziale, mitigherà la rigidità della logica classica con una dialogica capace di concepire nozioni allo stesso tempo complementari e antagoniste, completerà la conoscenza dell’integrazione delle parti in un tutto con il riconoscimento dell’integrazione del tutto all’interno delle parti.
Edgar Morin
OBIETTIVI
Il Corso di Laurea Magistrale quinquennale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura si propone di formare un profilo professionale di Ingegnere-Architetto caratterizzato dalla consapevolezza culturale e storico-critica, dalla padronanza degli strumenti e delle tecniche progettuali, dalla conoscenza delle soluzioni costruttive, esecutive e di gestione delle opere, con elevate competenze nei settori dell’architettura, dell’edilizia, e dell’urbanistica. Il patrimonio di conoscenze culturali e tecniche dell’Ingegnere Edile-Architetto è acquisito in un organico percorso didattico, sviluppato in cinque anni senza soluzione di continuità, sino al conseguimento della laurea magistrale.
Il Corso è a numero programmato e prevede l’accesso ad un massimo di cento allievi.
L’attività didattica si svolge presso il complesso della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Oltre alla didattica frontale sono svolte esercitazioni teoriche e pratiche nonché laboratori di progettazione che favoriscono il lavoro di gruppo e la costante interazione docente-allievo, incentivata anche attraverso attività di tutorato. Il percorso formativo prevede l’acquisizione di trecento Crediti Formativi Universitari (CFU).
ORGANIZZAZIONE
Il Corso di Studio in Ingegneria Edile-Architettura è strutturato secondo le disposizioni e sulla base dei compiti previsti dallo Statuto di Ateneo. In particolare, le attività del Consiglio del Corso di Studio sono coordinate dal Coordinatore della Commissione Didattica (la denominazione che ha sostituito quella di Presidente, antecedentemente in vigore), con il supporto della Commissione Didattica e del Referente per l’Orientamento.
Il ruolo, i compiti e le funzioni sia del Coordinatore della Commissione per il coordinamento didattico che della Commissione per il Coordinamento della Didattica sono stabiliti dal Regolamento di Ateneo per la disciplina dei compiti e delle modalità di funzionamento degli organi dipartimentali e dell’Elezione del Direttore di Dipartimento
INSEGNAMENTI
I Anno
Docente: Schiattarella R.
Insegnamento: Analisi matematica I
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 6
SSD: MAT/05
Ore di lezione: 48
Ore di esercitazione: /
Obiettivi formativi:
Il corso fornisce, al tempo stesso, un approccio culturale al metodo scientifico e una conoscenza degli strumenti matematici fondamentali per affrontare dal punto di vista analitico i problemi tecnici e tecnologici sottesi dal progettare e dal costruire per l’architettura.
Contenuti:
Proprietà del campo reale, valore assoluto, estremi di un insieme numerico. Concetto di funzione. Funzioni reali di una variabile reale: funzioni composte, invertibili, monotone, convesse, concave. Estremi di una funzione, funzioni elementari. Concetto di limite con semplici applicazioni. Continuità. Proprietà fondamentali delle funzioni continue. Definizione di derivata e suo significato geometrico. Semplici applicazioni del calcolo differenziale allo studio dei grafici.
Docente: Pascariello M.
Insegnamento: Disegno e geometria delle forme
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Disegno dell’Architettura I + Laboratorio di Disegno dell’Architettura I
CFU: 9+3
SSD: ICAR/17
Ore di lezione: 80
Ore di esercitazione: 40
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
L’insegnamento mira alla formazione di base degli allievi ingegneri mediante la maturazione dei fondamenti geometrici dei modelli grafici e l’acquisizione delle convenzioni e degli strumenti concettuali del linguaggio grafico, nel percorso
consapevole di messa in forma dell’idea progettuale.
Contenuti:
Il medium geometrico del disegno tecnico. Il modello-base affine sotteso a tutte le rappresentazioni grafiche dello spazio. Origine ed evoluzione dei metodi di rappresentazione. Le distinte interpretazioni delle relazioni metriche sul modello-base: modelli di Monge e assonometrici. Le convenzioni grafico-descrittive e “visuali”. Dallo schizzo alla fotografia. La prospettiva; la prospettiva nello spazio di Monge e nei modelli assonometrici. Le superfici topografiche ed il metodo delle proiezioni quotate; rappresentazioni planimetriche. Le superfici in architettura: loro definizione e classificazione.
La rappresentazione dell’architettura, con le sue connotazioni morfologiche, costruttive e contestuali, alle distinte “scale” di definizione ed alle varie fasi dei processi conoscitivi, critici e progettuali. Schemi analogici ed elaborati grafici del progetto di architettura, conformi alle normative tecniche di rappresentazione (UNI).
Laboratorio: Linguaggio grafico, linguaggio infografico. Origini ed evoluzione del CAD: cenni storici; basi di disegno vettoriale; impostazione dell’ambiente di disegno; sistemi di coordinate; creazione di oggetti; layer e proprietà; modifiche dei disegni; testo e quote; layout di stampa.
Docente: Lucignano P.
Insegnamento: Fisica generale
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 6
SSD: FIS/01
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 20
Obiettivi formativi:
L’obiettivo dell’insegnamento è quello di introdurre i concetti fondamentali della meccanica classica e i primi concetti della termodinamica, privilegiando gli aspetti fenomenologici e metodologici. Fornisce, inoltre, un’abilità operativa consapevole nella risoluzione di semplici esercizi.
Contenuti:
Cinematica del punto materiale in una dimensione. Grandezze scalari e grandezze vettoriali; operazioni sui vettori. Cinematica del punto in due e tre dimensioni. Il principio di relatività .La prima legge di Newton: il principio di inerzia. La seconda legge di Newton. La terza legge di Newton: il principio di azione e reazione. Quantità di moto; impulso di una forza; momento di una forza e momento angolare. La forza peso; il moto dei proiettili; le reazioni vincolari; il moto lungo un piano inclinato; il pendolo semplice. Le interazioni fondamentali della natura (gravitazionale, elettromagnetica, forte e debole). Classificazione empirica delle forze e loro effetti dinamici: forza di attrito radente; forza elastica; forza di attrito viscoso. Sistemi di riferimento non inerziali e forze fittizie. Lavoro di una forza; il teorema dell’ energia cinetica; campi di forza conservativi ed energia potenziale; il teorema di conservazione dell’energia meccanica. Le leggi di Keplero e la legge di gravitazione universale. Dinamica dei sistemi di punti materiali: equazioni cardinali; centro di massa; leggi di conservazione della quantità di moto e del momento angolare; sistema di riferimento del centro di massa e teoremi di Konig. Equilibrio statico di un corpo rigido; sistemi equivalenti di forze; centro di gravità. Elementi di dinamica dei corpi rigidi. Elementi di statica dei fluidi. Temperatura e calore. Il gas perfetto. L’esperienza di Joule. Il primo principio della termodinamica.
Docente: Durante N.
Insegnamento: Geometria
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 6
SSD: MAT/03
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 20
Obiettivi formativi:
L’obiettivo di questo modulo è, da un lato, quello di abituare lo studente ad affrontare problemi formali utilizzando strumenti adeguati e un linguaggio corretto e, dall’altro, di risolvere problemi specifici di tipo soprattutto geometrico, e in parte anche algebrico, con gli strumenti classici dell’algebra lineare.consapevole di messa in forma dell’idea progettuale.
Contenuti:
Vettori geometrici applicati; relazioni di equivalenza e vettori geometrici liberi. Operazioni sui vettori. Strutture algebriche. Spazi vettoriali su un campo. Il prodotto scalare standard in uno spazio vettoriale numerico. Dipendenza lineare, generatori, basi, dimensione. Sottospazi di uno spazio vettoriale. Sottospazi congiungenti e somme dirette. Il Teorema di Grassmann. Applicazioni lineari. Nucleo e immagine. Equazione dimensionale. Isomorfismo coordinato. Endomorfismi. Matrici e determinanti. Matrice associata ad una trasformazione. Lo spazio vettoriale delle matrici. Rango. Matrici quadrate, diagonali, triangolari, simmetriche. Prodotto righe per colonne. Calcolo dei determinanti: Teorema di Laplace. Calcolo del rango: Teorema degli Orlati. Teorema di Binet. Sistemi di equazioni lineari. Teoremi di Rouchè-Capelli e di Cramer. Calcolo delle soluzioni con il metodo dei determinanti. Sistemi parametrici. Autovalori, autovettori e autospazi; il polinomio caratteristico. Molteplicità di un autovalore. Diagonalizzazione di un endomorfismo e di una matrice quadrata. Il Teorema Spettrale. Geometria del piano. Rappresentazione della retta. Incidenza e parallelismo tra rette. Prodotto scalare geometrico. Ortogonalità. Distanze nel piano. Angoli. Cenni sulle coniche. Geometria dello spazio. Rappresentazione della retta e del piano. Incidenza e parallelismo tra sottospazi. Questioni euclidee. La rappresentazione dell’architettura, con le sue connotazioni morfologiche, costruttive e contestuali, alle distinte “scale” di definizione ed alle varie fasi dei processi conoscitivi, critici e progettuali. Schemi analogici ed elaborati grafici del progetto di architettura, conformi alle normative tecniche di rappresentazione (UNI).
Docente: Buccaro A. + Capano F.
Insegnamento: Storia dell’architettura I
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Storia dell’architettura I + Laboratorio di Storia dell’architettura I
CFU: 9+3
SSD: ICAR/18
Ore di lezione: 80
Ore di esercitazione: 40
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
Il corso intende fornire allo studente, con riferimento all’arco temporale che va dal XV secolo alla prima metà del XVIII, gli strumenti indispensabili alla lettura di architetture, di centri urbani o di ambiti delle città storiche, rapportando gli oggetti di studio al più ampio scenario della produzione italiana ed europea. Nel corso delle lezioni vengono proposte trattazioni dei singoli periodi mettendo in risalto le caratteristiche spaziali, formali, stilistiche, tipologiche e costruttive delle opere più significative; vengono inoltre illustrate e delineate le scuole, le correnti e gli autori più rappresentativi dei diversi contesti culturali. Il laboratorio integra il corso ufficiale di lezioni, contribuendo a fornire allo studente, con riferimento all’arco temporale che va dal XV secolo alla prima metà del XVIII, gli strumenti indispensabili alla lettura di architetture, di centri urbani o di ambiti delle città storiche, rapportando gli oggetti di studio al più ampio scenario della produzione italiana ed europea. Tali obiettivi vengono perseguiti mediante esercitazioni in aula e sopralluoghi illustrativi a Napoli, Caserta e Roma.
Contenuti:
a) Introduzione alla storia dell’architettura e nozioni generali sull’architettura antica e medioevale; caratteri e protagonisti dell’architettura dell’Umanesimo e del Rinascimento maturo; norma e deroga nel Manierismo; la trattatistica cinquecentesca; i principi dell’architettura barocca e la nascita della città capitale; Tardobarocco e Rococò nel primo Settecento.
b) Elementi di storia della città e dell’architettura napoletana e meridionale dalle origini al Settecento.
c) Fonti e strumenti per la storia dell’architettura: le metodologie di indagine bibliografica e archivistica; iconografia urbana e cartografia storica.
d) Approfondimenti sulle architetture, sullo sviluppo urbano e sull’iconografia storica delle città europee tra Cinque e Settecento;
e) Elementi di storia della città e dell’architettura napoletana e meridionale dalle origini al Settecento.
f) Fonti e strumenti per la storia dell’architettura: le metodologie di indagine bibliografica e archivistica; iconografia urbana e cartografia storica.La rappresentazione dell’architettura, con le sue connotazioni morfologiche, costruttive e contestuali, alle distinte “scale” di definizione ed alle varie fasi dei processi conoscitivi, critici e progettuali. Schemi analogici ed elaborati grafici del progetto di architettura, conformi alle normative tecniche di rappresentazione (UNI).
Docente: Caputo D.
Insegnamento: Tecnologia dei materiali e chimica applicata
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 6
SSD: ING-IND/22
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 20
Obiettivi formativi:
Il corso ha l’obiettivo di fornire agli allievi gli strumenti per la comprensione delle relazioni triangolari che intercorrono fra struttura, microstruttura e proprietà macroscopiche dei materiali e le conoscenze relative alle tecnologie di produzione e al degrado, ripristino e conservazione dei materiali per l’edilizia.
Contenuti:
Struttura e proprietà dei materiali: Stato solido della materia. Materiali cristallini. Materiali amorfi. Vetri inorganici. Polimeri ed elastomeri. Difetti nei solidi. Transizioni di fase. Diagrammi di stato per fasi condensate. Materiali isotropi e anisotropi. Proprietà meccaniche dei materiali. Relazioni struttura- microstruttura- proprietà macroscopiche; Materiale metallici: metallurgia del ferro. Diaframma Fe-C. Affinazione della ghisa. Trattamenti termici e trattamenti superficiali degli acciai. Degrado e corrosione delle leghe ferrose. Materiali metallici non ferrosi; Materiali lapidei, Materiali lapidei naturali e artificiali. Degrado, ripristino e conservazione di opere murarie di interesse nel campo dei beni culturali; Vetri: Materie prime, tipologia dei vetri, proprietà. Vetri speciali. Vetroceramiche; Materiali leganti: Generalità sui leganti. Calce e gesso. Cemento Portland: costituzione, reazioni e prodotti di idratazione. Cementi di miscela. Malte e calcestruzzo: composizione, stagionatura, proprietà meccaniche e reologiche. Additivi. Degrado del calcestruzzo. Corrosione delle armature nel calcestruzzo. Materiali compositi innovativi a matrice cementizia; Acque: Classificazione e proprietà chimico-fisiche delle acque. Acque aggressive ed incrostanti. Criteri di scelta delle acque per usi nell’industria edilizia.
II Anno
Docente: Stendardo L.
Insegnamento: Architettura e composizione architettonica I
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Architettura e composizione architettonica I + Laboratorio di
Architettura e composizione architettonica I
CFU: 9+3
SSD: ICAR/14
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
Il corso introduce alla progettazione architettonica attraverso l’analisi critica di edifici significativi; si intende fornire conoscenze basilari sia sugli aspetti teorici sia sugli strumenti di impostazione e controllo della progettazione architettonica.
Contenuti:
L’attenzione sarà portata su quegli aspetti del processo progettuale che si ritengono indispensabili per la formazione negli studenti di una griglia di riferimento in cui collocare informazioni ed esperienze. Si tratta di dare articolazione logica e trasmissibile alle riflessioni sul significato dell’opera ed alle soluzioni figurative che ad esso si accompagnano, sviluppando contemporaneamente la capacità di saper vedere le correlazioni tra l’insieme e le parti e tra le diverse scale del progetto, la contestualità tra la riflessione sul dato funzionale e la maturazione dell’idea di progetto, la necessità di assumere i sistemi di tecniche che presiedono alla costruzione come componente integrata del processo progettuale. Saranno affrontate le questioni fondanti del processo progettuale, a partire dall’idea dello spazio architettonico e dei suoi caratteri tipologici e formali, anche attraverso i riferimenti alla storia dell’architettura. Lo studente affronterà direttamente le tematiche del progetto misurandosi praticamente con il tema ed il programma proposto: il progetto per una piccola villa-studio per un artista. Il processo progettuale affronterà la verifica degli elementi della costruzione, dei criteri compositivi del progetto, dei rapporti tra architettura e luogo.
Docente: Giannetti F.
Insegnamento: Analisi matematica II
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 6
SSD: MAT/05
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 20
Obiettivi formativi:
Il corso ha lo scopo di fornire i concetti fondamentali, in vista delle applicazioni, relativi sia al calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali di più variabili reali, sia alle equazioni differenziali ordinarie; fare acquisire abilità operativa consapevole.
Contenuti:
Successioni e serie di funzioni nel campo reale. Funzioni reali e vettoriali di più variabili reali: limiti, continuità e principali teoremi. Calcolo differenziale per le funzioni reali di più variabili reali: differenziabilità, teoremi fondamentali del calcolo differenziale, formula di Taylor. Estremi relativi e assoluti: condizioni necessarie, condizioni sufficienti. Integrali doppi e tripli di funzioni continue su insiemi compatti, formule di riduzione e cambiamento di variabili. Curve e superfici regolari, retta e piano tangenti, lunghezza di una curva e area di una superficie. Integrali curvilinei e integrali superficiali. Forme differenziali a coefficienti continui e integrali curvilinei di forme differenziali. Campi vettoriali gradienti, campi vettoriali irrotazionali. Teoremi della divergenza e di Stokes nel piano e nello spazio. Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili, equazioni differenziali lineari, risoluzione delle equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti.
Docente: Ausiello G. + D’Angelo G.
Insegnamento: Architettura tecnica I
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Architettura tecnica I + Laboratorio di Architettura tecnica I
CFU: 9+3
SSD: ICAR/10
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
L’obiettivo del modulo didattico è quello di fornire agli allievi le conoscenze, sia teoriche sia applicative, necessarie per comprendere il progetto e la costruzione dell’apparecchiatura del sistema complesso edificio.
Contenuti:
Sistema edificio come insieme di sub-sistemi complessi: elementi di fabbrica, elementi costruttivi, componenti, materiali di base. Requisiti e prestazioni degli elementi di fabbrica (struttura portante fuori terra; struttura di fondazione; primo calpestio; appoggio intermedio; copertura; chiusura d’ambito; collegamento verticale; partizione interna; impianti; elementi di finitura). Analisi del rapporto tra architettura e tecnica attraverso studio di casi emblematici.
Docente: D’Agostino P.
Insegnamento: Modellazione digitale parametrica e bim
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/17
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 40
Obiettivi formativi:
Il corso intende fornire la capacità di controllo dei problemi relativi alla rappresentazione sia come lettura che come elaborazione di organismi complessi e dei relativi contesti ambientali, urbani, e territoriali. Si procede quindi dalle conoscenze teoriche di base alle elaborazioni grafiche tradizionali, fino alle applicazioni multimediali.
Contenuti:
Teoria e tecniche della rappresentazione. Rapporto tra il disegno ed il processo di approccio alla forma dell’oggetto: il Disegno come processo di progetto. Rapporto tra le tecniche di rappresentazione del progetto e le esigenze poste dai processi di organizzazione dello spazio, in relazione alle forme, alle strutture e alle diverse scale operative (dal contesto, all’edificio, al particolare costruttivo). Elaborati grafici descrittivi di organismi edilizi complessi, tipologie edilizie. Interventi a varie scale in contesti urbani metropolitani e/o storicamente stratificati: descrizioni, analisi e valutazioni di stato. Lettura guidata del territorio. Analisi, selezione, acquisizione dati, archiviazione informatica, elaborazione dati e tecniche multimediali per la presentazione, analisi critiche e temi progettuali.
Docente: Marasco A.
Insegnamento: Meccanica razionale
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 6
SSD: MAT/07
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 20
Obiettivi formativi:
L’insegnamento mira a presentare i fondamenti matematici della meccanica e i modelli di sistemi elementari ed a elaborare metodi tipici dell’ingegneria per la corretta analisi di semplici problemi di equilibrio ed evoluzione.
Contenuti:
Proprietà del momento di un campo vettoriale, equivalenza di campi vettoriali, asse centrale, centro di un campo di vettori paralleli. Baricentri e momenti di inerzia; tensore di inerzia e proprietà degli assi principali; ellisse di Culmann, antipolarità e nocciolo centrale d’inerzia. Trasformazioni cinematiche e moti rigidi. Spostamento rigido elementare. Vincoli, grado di libertà e coordinate lagrangiane, con applicazioni ai sistemi articolati piani. Leggi generali della Dinamica, equazioni di bilancio e modelli differenziali. Applicazioni a qualche semplice problema di dinamica dei solidi. Lavoro, potenziale ed energia. Equazioni cardinali della Statica con applicazioni al problema dell’equilibrio e al calcolo di reazioni vincolari. Formulazione lagrangiana dell’equilibrio e principio dei lavori virtuali. Applicazioni alla statica dei sistemi articolati, in particolare travature reticolari piane; metodo dei nodi e metodo di Ritter per il calcolo delle reazioni vincolari interne.
Docente: Maglio A.
Insegnamento: Storia dell’architettura II
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/18
Ore di lezione: 80
Ore di esercitazione: 40
Obiettivi formativi:
Il corso intende fornire allo studente gli strumenti indispensabili alla lettura e alla comprensione di singoli episodi architettonici e di frammenti urbani anche in relazione a più ampi contesti di scala territoriale. Attraverso l’analisi dei mutamenti della cultura architettonica e urbanistica dal XVIII secolo fino a oggi, si vuole fornire un quadro significativo a livello nazionale e internazionale, proponendo per le opere dei diversi periodi una lettura dai punti di vista spaziale, formale, tipologico, strutturale e tecnologico. Sono quindi illustrate e delineate le scuole, le correnti e gli autori più rappresentativi dei diversi contesti culturali.
Contenuti:
Programma: in sequenza con il programma del primo esame di storia dell’architettura, assumendo la metà del XVIII secolo come momento d’inizio per l’età contemporanea, il corso è focalizzato in particolar modo sulle vicende dell’Ottocento e del Novecento: in ambito sia nazionale che europeo, i mutamenti culturali del XIX secolo sono rapportati a temi decisivi, quali la nascita dell’eclettismo, la tradizione del viaggio in Italia, la crescita della città e l’innovazione tecnologica; del XX secolo, nella sua eterogeneità di contesti socio-politici, sono analizzati momenti decisivi quali l’Art Nouveau e il razionalismo europeo, la ricostruzione postbellica, le reazioni all’International Style e i fenomeni più recenti, dall’High Tech al Decostruttivismo. Particolare rilievo è attribuito alla figura dell’ingegnere nel panorama italiano ed europeo, dal momento della sua nascita, attraverso una lettura della tradizione “ingegneristica” ottocentesca e dell’eredità lasciata al secolo successivo. L’ambito napoletano è delineato – anche mediante sopralluoghi – soffermandosi su alcune stagioni decisive tra XIX e XX secolo: la città neoclassica, il Risanamento, il Ventennio fascista, la ricostruzione e il secondo Novecento.
III Anno
Docente: Bruni F.
Insegnamento: Architettura e composizione architettonica II
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Architettura e composizione architettonica II + Laboratorio di Architettura e composizione architettonica II
CFU: 9+3
SSD: ICAR/14
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
Il corso ha come scopo l’acquisizione e lo sviluppo delle conoscenze relative alla teoria, alla tecnica e agli strumenti della progettazione architettonica nell’incontro tra scala urbana e scala edilizia. Attraverso l’analisi critica di casi significativi si intende pervenire a un approfondito quadro conoscitivo delle questioni fondamentali del progetto urbano sia dal punto di vista teorico sia da quello della pratica utilizzazione degli strumenti di impostazione e verifica. Sviluppo delle abilità progettuali sui temi sottesi, nella città contemporanea, dal rapporto tra manufatti architettonici e spazi pubblici aperti ad essi connessi alle diverse scale di intervento.
Contenuti:
Rapporto tra piano e progetto nei processi di modificazione della città contemporanea. La dimensione temporale del progetto urbano. Parti compiute, parti incompiute, permanenze e trasformazioni, assetto morfologico e organizzazione funzionale. La relazione tra le diverse scale del progetto urbano. Il rapporto variabile tra morfologia urbana e tipologia edilizia. La dialettica tra il tessuto di base e le emergenze. Identità e progetto dei luoghi collettivi. Monumenti, nodi e spazi minori. Saranno ripercorse le esperienze maggiormente emblematiche di progettazione e/o realizzazione di quartieri residenziali europei nel XX secolo, le tematiche del ‘completamento’ della città e delle sue parti attraverso gli esempi realizzati in Europa negli ultimi venticinque anni, e i temi e le questioni connessi, ancor oggi, alle periferie urbane. Particolare rilievo sarà posto nella definizione di un ‘glossario’ critico dei ‘termini’ del progetto urbano. Per sviluppare negli allievi l’idea di un’architettura intesa come evento ambientale, l’attenzione sarà portata sul problema delle relazioni che l’edificio istituisce con il contesto nel quale si colloca. I concetti di tipologia edilizia e morfologia urbana e i loro rapporti saranno al centro della riflessione e la sperimentazione progettuale riguarderà sia singoli manufatti architettonici sia gli spazi aperti ad essi connessi, sviluppando un’esperienza progettuale completa alle diverse scale di intervento. Le scale del progetto si articoleranno da 1:1000 a 1:50.
Docente: Del Giudice V.+ Torrieri F.
Insegnamento: Economia ed estimo civile
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/22
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Approfondimenti dei principi di teoria microeconomica, nonché dei criteri e dei metodi dell’estimo urbano. Il corso ha lo scopo di fornire gli strumenti metodologici atti a consentire tutte le valutazioni delle progettazioni e costruzioni dei beni immobili nel campo civile e delle infrastrutture.
Contenuti:
Si elencano qui di seguito sommariamente le parti fondamentali del programma d’esame: La domanda del mercato edilizio – Morfologia e aspetti evolutivi dei mercati contemporanei – L’analisi economica dello spazio – L’economia del territorio nelle attività di pianificazione urbana – L’analisi dei costi insediativi – Gli aspetti economici della produzione edilizia – La valutazione degli investimenti immobiliari – Modelli di localizzazione produttiva – Normative urbanistiche di riferimento e valutazione economica dei progetti edilizi ed urbanistici – L’Analisi del valore nell’economia urbanistica.
Docente: Fraldi M.+ Palumbo S.
Insegnamento: Scienza delle costruzioni
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/08
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Si sviluppa un modello che interpreta il comportamento meccanico-analitico dei materiali e delle membrature strutturali fondato sulla meccanica del continuo. L’obiettivo che si raggiunge è quello di guidare l’allievo dai principi della Meccanica razionale alle applicazioni strutturali proprie della Scienza e Tecnica delle costruzioni.
Contenuti:
Deformazioni-tensioni-elasticità. Meccanica del solido deformabile. Analisi della deformazione. Analisi della tensione. Principio dei lavori virtuali per i sistemi deformabili. Teoria della elasticità. Elasticità lineare isotropa. Il problema dell’equilibrio elastico. La crisi del materiale. I Criteri di resistenza. La trave. La trave secondo de Saint Venant. Le caratteristiche della sollecitazione. I sei casi di sollecitazione semplice: Sforzo assiale. Flessione retta. Pressoflessione e tensoflessione. Torsione. Taglio e flessione. Verifiche di resistenza per le travi. Elementi di stabilità dell’equilibrio. Statica dei sistemi di travi rigide. Vincoli interni ed esterni e loro equazioni. Analisi dei sistemi di travi elastiche.
Docente: Riccio G.
Insegnamento: Fisica tecnica ambientale
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ING-IND/11
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Lo scopo dell’insegnamento è di fornire agli studenti le competenze per: l’analisi di sistemi e processi in presenza di trasformazioni energetiche e/o trasferimento di energia; impostazione e soluzione di problemi di scambio termico e di condizionamento ambientale per gli edifici civili; proposizione di soluzioni per il controllo dell’umidità nelle murature.
Contenuti:
Termodinamica degli stati: principali proprietà termodinamiche di sostanze pure e miscele; piani e trasformazioni termodinamiche. Equazioni di bilancio di massa, energia ed entropia per sistemi chiusi e aperti: primo e secondo principio della termodinamica. Analisi termodinamica della conversione dell’energia: ciclo di Carnot diretto e inverso. Componenti di impianti per la conversione energetica. Conduzione: legge di Fourier, campo di temperatura e scambio termico in regime stazionario monodimensionale; conduzione in regime non stazionario (casi elementari). Irraggiamento: definizioni di base, modelli di corpo nero e grigio, fattori di vista, scambio termico in cavità per geometrie semplici. Convezione: regimi di moto; strato limite; correlazioni per il calcolo del coefficiente di scambio termico per convezione naturale e forzata. Proprietà dell’aria umida (umidità relativa e specifica, volume specifico, temperatura di rugiada e di saturazione adiabatica, entalpia specifica), diagramma psicrometrico, trasformazioni elementari (riscaldamento, semplice raffreddamento, raffreddamento con deumidificazione, umidificazione, mescolamento adiabatico). Condensazione del vapore nei componenti edilizi. Cause di presenza di acqua nelle strutture, metodologia di valutazione dei fenomeni di condensa superficiale, diffusione del vapore, permeabilità di una struttura al vapore, metodologia di valutazione dei fenomeni di condensa interstiziale, interventi di correzione.
Docente: D’Auria S.
Insegnamento: Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente Urbano
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente Urbano + Laboratorio di Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente Urbano
CFU: 6+3
SSD: ICAR/17
Ore di lezione: Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente Urbano 60%;
Ore di esercitazione: Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente Urbano 40%;
Laboratorio: 100%
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di approfondire e consolidare le conoscenze sottese alla comprensione dello spazio costruito, di acquisire le metodologie attuali del rilievo architettonico e urbano, mettendo a punto modalità critiche e comunicative adeguate e aggiornate, finalizzate alla fruizione tecnica e al progetto.
Competenze attese
L’allievo ingegnere-architetto dovrà essere in grado di mettere in atto criticamente scelte metodologiche e operative finalizzate alla conoscenza del manufatto o brano urbano indagato, prefigurando coerenti scelte progettuali., e padroneggiando le tecniche e le tecnologie digitali più aggiornate, sia nell’acquisizione dei dati che nella comunicazione digitale.
Contenuti:
La percezione visiva e la descrizione grafica dell’architettura e dell’ambiente.
Gli schizzi di studio: proporzioni, rapporto oggetto contesto, tecniche grafiche
Richiami di prospettiva
La rappresentazione cartografica.
Il rilievo come progetto integrato: metodi, strumenti, in relazione al tema, alle finalità ed alla scala:
La documentazione per il rilievo e la documentazione del rilievo: acquisizione dei dati metrici;
il concetto di analisi; scomposizione e ricomposizione degli elementi costitutivi.
• Fotografia e rilievo.;
• il rilievo diretto e indiretto. Metodi e strumenti
Gestione dati e restituzione grafica e infografica:
• Organizzazione e sintesi dei dati e documenti raccolti;
• elaborati di base, tematici (del degrado, del colore …);
• sistemi convenzionali di rappresentazione;
• la comunicazione grafica di tipo tecnico attraverso modelli.
Durante le attività di Laboratorio, in stretta correlazione con le attività teoriche ed esercitative del modulo di Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente Urbano, lo studente dovrà applicare, in un contesto reale, una metodologia coerente, pervenendo alla restituzione dei dati acquisiti e alla elaborazione di modelli finalizzati all’intervento progettuale.
Docente: Gargiulo C.
Insegnamento: Governo delle Trasformazioni Urbane e Territoriali
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Governo delle Trasformazioni Urbane e Territoriali + Laboratorio di Governo delle Trasformazioni Urbane e Territoriali
CFU: 9+3
SSD: ICAR/20
Ore di lezione: 90;
Ore di esercitazione: 30;
Ore di laboratorio: 60;
Obiettivi formativi:
Fornire le premesse teorico-metodologiche per lo studio della città e dei processi di trasformazione urbana e territoriale adottando un approccio sistemico. Approfondimenti sui temi della compatibilità tra attività antropiche e risorse naturali, della vulnerabilità e della mobilità. Il Laboratorio prevede un’applicazione, in ambiente GIS, delle conoscenze acquisite ad un’area di studio.
Contenuti:
La città come sistema: un approccio multidimensionale – Sistema Urbano e Complessità – Sistema Urbano e Sviluppo Sostenibile – Sistema Urbano e Mobilità – Sistema Urbano e Vulnerabilità – Sistema urbano e paradigma prestazionale – Dalla pianificazione al governo delle trasformazioni urbane – Il governo delle trasformazioni urbane come processo ciclico – Le fasi del processo: la conoscenza, l’interpretazione, la decisione, l’azione – Le nuove tecnologie per il governo delle trasformazioni territoriali: i GIS
IV Anno
Docente: Viola F. + Petillo F.
Insegnamento: Architettura e composizione architettonica III
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Architettura e composizione architettonica III + Laboratorio di Architettura e composizione architettonica III
CFU: 9+3
SSD: ICAR/14
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
Obiettivo del corso è l’acquisizione e sviluppo delle conoscenze relative alla teoria, alla tecnica ed agli strumenti della progettazione architettonica di edifici complessi in rapporto al programma funzionale ed all’articolazione degli spazi. Attraverso l’analisi critica di casi significativi si intende pervenire ad un approfondito quadro conoscitivo delle questioni fondamentali di questo ambito tematico del progetto di architettura sia dal punto di vista teorico sia da quello della pratica utilizzazione degli strumenti di impostazione e verifica.
Contenuti:
Per sviluppare negli allievi la capacità di affrontare il progetto architettonico di edifici complessi, l’attenzione sarà portata sui casi storicamente emblematici, mentre, dal punto di vista sincronico, saranno esaminate esperienze recenti in diversi contesti geografici con riferimento anche alle relazioni che l’edificio istituisce con il contesto nel quale si colloca. Il tema d’anno sarà costituito dal progetto di un edificio complesso, sia in rapporto al programma funzionale (con presenza di diverse attività pubbliche e private) sia all’articolazione dei diversi spazi (piccoli, grandi, aperti, chiusi, unici, seriali, ecc.) costituenti l’edificio e i suoi prolungamenti nel contesto in cui si colloca sia per le componenti costruttive e impiantistiche che dovranno essere viste come aspetti strettamente integrati dell’intero procedimento progettuale. L’esperienza progettuale sarà sviluppata alle diverse scale di intervento affrontando in particolare le scale dall’1:200 all’1:1.
Docente: La Rocca R. A.
Insegnamento: Tecnica urbanistica
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Tecnica urbanistica I + Laboratorio di Tecnica urbanistica I
CFU: 9+3
SSD: ICAR/20
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
Le lezioni forniscono informazioni sulle tecniche per la definizione e la gestione degli interventi di trasformazione del territorio; le esercitazioni sono rivolte alla redazione dei piani su scala urbana; il laboratorio applica le tecniche urbanistiche attraverso elaborazioni progettuali elementari.
Contenuti:
Finalità e caratteri della pianificazione. Lo sviluppo del territorio – Lo spazio come risorsa – Il piano come strumento di razionalizzazione dell’uso dello spazio e come processo gestionale. L’evoluzione della disciplina del territorio. Legislazione urbanistica – Competenze nazionali e regionali – Livelli dei piani – Piani territoriali, comunali ed esecutivi – Legislazione speciale del territorio: tutela dei beni culturali. Analisi conoscitiva del territorio. Indagine morfologica – Storia dell’evoluzione insediativa – Indagini demografiche e socio-economiche – Indagini tecnologiche e produttive – Classificazione funzionale e qualitative del territorio – Vincoli urbanistici e normativi. Proporzionamento del piano. Obiettivi e modelli di riferimento – Le reti di comunicazione e trasporti – Le reti di servizio civili – Capacità insediative e livelli di servizio. Composizione e normative del piano. Gli elementi della composizione – La zonizzazione e le reti – Gli Indici e i parametri – Gli strumenti di attuazione.
Docente: Pugliese F.
Insegnamento: Costruzioni idrauliche
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/02
Ore di lezione: 80
Ore di esercitazione: 40
Obiettivi formativi:
Nel corso sono introdotti gli schemi di utilizzazione delle risorse idriche; è analizzato il ruolo delle infrastrutture idrauliche a servizio delle comunità urbane; sono illustrate le caratteristiche e le opere principali, le metodologie per il dimensionamento delle varie opere; sono affrontati i problemi di gestione. Infine sono forniti i criteri informatori per la scelta e la progettazione di interventi per la difesa del territorio urbano dalle piene.
Contenuti:
Il ciclo integrato delle acque. Criteri di qualità delle acque potabili; fabbisogni e dotazioni idriche. Acquedotti: dimensionamento delle opere di adduzione e dei serbatoi. Reti idriche: dimensionamento e verifica delle condotte e dei manufatti. Reti di drenaggio urbano: dimensionamento e verifica delle condotte e dei manufatti. Elementi di difesa idraulica del territorio: cornice legislativa; piano di bacino; cenni ai problemi di protezione idraulica del territorio ed agli interventi non strutturali e strutturali (attivi e passivi). Utilizzazione di tecniche dell’ingegneria naturalistica ai fini della sistemazione idraulica degli alvei e dei corsi d’acqua che defluiscono in ambito urbano.
Docente: Formisano A. + Fiorino L.
Insegnamento: Tecnica delle costruzioni
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Tecnica delle costruzioni + Laboratorio di Tecnica delle costruzioni
CFU: 9+3
SSD: ICAR/09
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
Il corso fornisce gli elementi di base relativi alla sicurezza strutturale, alle caratteristiche strutturali dei materiali da costruzione e all’analisi strutturale di elementi monodimensionali. Inoltre, fornisce all’allievo la capacità di dimensionare e verificare, secondo le metodologie accreditate dalla normativa tecnica vigente, i principali elementi strutturali costituenti le più semplici e diffuse tipologie strutturali edilizie.
Contenuti:
Materiali e sicurezza strutturale: calcestruzzi, acciaio, compositi; proprietà meccaniche; viscosità e ritiro. La sicurezza strutturale ed i requisiti di progetto. Azioni di progetto e caratteristiche meccaniche dei materiali da utilizzare nel progetto. Comportamento elementare di schemi elementari: travi, archi, travi continue, telai piani e strutture spaziali. Analisi strutturale di elementi monodimensionali: analisi matriciale di strutture monodimensionali, soluzione di schemi intelaiati, uso di programmi di analisi strutturale. Applicazioni su personal computer. Cenni sul comportamento, analisi e progetto di strutture in cemento armato: materiali, tecnologia, con riferimento agli aspetti strutturali, principi di dimensionamento e normative. Applicazioni progettuali su elementi strutturali semplici in cemento armato: solai, telai, plinti e travi di fondazione. Cenni sul comportamento, analisi e progetto di strutture in acciaio: materiali, tecnologia, con riferimento agli aspetti strutturali, principi di dimensionamento e normative. Cenni sul comportamento, analisi e progetto di strutture in c.a.p.: materiali, tecnologia, con riferimento agli aspetti strutturali, principi di dimensionamento e normative. Analisi di schemi intelaiati e controventati. Comportamento, analisi e progetto dei collegamenti.
Docente: Batà A. + Gugg G.
Insegnamento: Diritto e antropologia
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Nozioni di Diritto dell’edilizia e dell’urbanistica
CFU: 6
SSD: IUS/10
Ore di lezione: 40
Ore di esercitazione: 40
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è di fornire al futuro professionista tecnico, con un taglio prevalentemente operativo, gli strumenti tecnico-giuridici indispensabili per risolvere i problemi concreti che possono presentarsi nell’attività professionale.
Contenuti:
Concetti introduttivi. I beni; beni pubblici e privati. La proprietà: contenuto ed estensione; modi di acquisto; limiti; immissioni; distanze tra costruzioni. Limiti nell’interesse pubblico: proprietà conformata e proprietà vincolata. L’espropriazione per pubblica utilità: procedimento e determinazione dell’indennità. Gli altri diritti reali: superficie; usufrutto; uso; abitazione; servitù. Comunione e condominio. Possesso ed effetti.
I contratti di particolare interesse per l’ingegnere: appalto, appalto e concessione di lavori pubblici alla luce delle recenti riforme legislative. La sicurezza sul lavoro.
Il professionista tecnico: competenze ed ordinamento professionale; le responsabilità professionale.
L’evoluzione normativa, le problematiche attuali e le nuove tendenze in materia urbanistica.
La pianificazione di indirizzo: piani territoriali di coordinamento regionali e provinciali; piani per le aree di sviluppo industriale; piani paesistici; piani di bacino; parchi ed aree protette. La pianificazione comunale. Il piano regolatore generale: zonizzazione; localizzazioni di opere pubbliche. La pianificazione attuativa e di settore.
Gli interventi edilizi: Titoli abilitativi (permesso di costruire; denuncia di inizio attività); procedura di rilascio ed efficacia. Il nuovo T.U. sull’edilizia. Le sanzioni per gli abusi edilizi.
Docente: Polverino F. + Sicignano C.
Insegnamento: Progettazione Edilizia e Sistemi Impiantistici
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Progettazione Edilizia
e Sistemi Impiantistici + Laboratorio di Progettazione Edilizia e Sistemi Impiantistici
CFU: 9 + 3
SSD: ICAR/10
Ore di lezione: Progettazione Edilizia e Sistemi Impiantistici 80%;
Ore di esercitazione: Progettazione Edilizia e Sistemi Impiantistici 20%;
Laboratorio: 100%
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di approfondire e consolidare conoscenze per la corretta comprensione degli organismi edilizi in rapporto alle tecniche costruttive che li sottendono, con particolare riguardo alle problematiche della sicurezza e della prevenzione incendi, e ai sistemi impiantistici che incidono e caratterizzano i livelli di funzionalità degli edifici.
L’allievo dovrà essere in grado di affrontare la complessità delle costruzioni già dalla fase di fattibilità tecnica nella convinzione che forma, funzione e impianti costituiscono un unicum inscindibile per la definizione progettuale dell’organismo architettonico ed edilizio.
Contenuti:
Elementi per il progetto e tecniche realizzative per l’edilizia e l’architettura (acciaio, rame, vetro, legno);
La prevenzione incendi negli edifici: normative, aspetti chimico-fisici della combustione, sostanze estinguenti, misure di protezione attiva e passiva, carico d’incendio, procedimenti di prevenzione incendi e valutazione dei rischi, regole verticali, elementi per l’approccio ingegneristico alla prevenzione incendi.
I sistemi impiantistici negli edifici: aspetti tipologici, componenti e reti; sono oggetto di studio e approfondimento gli impianti di adduzione idrica, di smaltimento delle acque reflue, sollevamento persone, elettrici e speciali, gas, di condizionamento (cenni).
V Anno – insegnamenti obbligatori
Docente: Pagano L.
Insegnamento: Fondazioni
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/07
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Conoscere gli aspetti teorico-scientifici e metodologico-operativi della Meccanica dei Terreni e delle Fondazioni ed essere in grado di utilizzarli nella risoluzione dei problemi di fondazione.
Contenuti:
Fondazioni superficiali e profonde e criteri generali di analisi. Collasso delle fondazioni superficiali; prova triassiale; argilla e resistenza non drenata, sabbia e resistenza drenata; falda freatica, spinta di Archimede e principio di Terzaghi. Analisi semplificata e metodi rigorosi. Collasso dei pali per azioni verticali ed orizzontali. Cedimenti delle fondazioni. Prova edometrica e preconsolidazione; filtrazione e consolidazione. Metodi semplificati per il calcolo del cedimento drenato e non drenato. Legame costitutivo di Cam-Clay e cenni ad analisi avanzate. Interazione fondazione terreno col modello di Winkler. Indagini in sito e caratterizzazione geotecnica del sottosuolo.
Docente: Nicolella M.
Insegnamento: Organizzazione del cantiere
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Organizzazione del cantiere + Laboratorio di Organizzazione del cantiere
CFU: 9+3
SSD: ICAR/11
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
Il corso mira alla formazione di una figura culturale e professionale capace di pianificare, programmare e controllare le azioni tecniche ed economiche necessarie la realizzazione delle scelte di progetto, razionalizzando il processo di produzione e l’impiego delle risorse economiche, con particolare riferimento alla tutela della salute e della sicurezza degli operatori con sviluppo di competenze specialistiche sulla sicurezza sia in fase di progettazione che in fase di esecuzione dei lavori nei cantieri, per attuare e garantire nella forma più efficace la sicurezza nei cantieri e la tutela della salute dei lavoratori impegnati.
Contenuti:
Il processo edilizio ed il processo produttivo. La progettazione operativa e l’esecuzione degli interventi edilizi. Il controllo dei materiali. Ergotecnica edile. Tecniche esecutive, materiali e norme. Metodologia di elaborazione della tecnica operativa edilizia: schemi di produzione – programmi di durata – schemi di ripartizione in categorie – schede di procedimento – piani di avanzamento dei lavori – diagrammi di utenza dei materiali – prospetti di impiego dei mezzi d’opera, operatori e attrezzature – programma del bilancio – piano operativo di fabbricazione: schema, scheda e foglio di lavoro – il metodo delle sequenze critiche: estensione del metodo del “percorso critico” alle costruzioni – attività ed eventi nel programma edilizio – cronologia e logica delle fabbricazioni – correlazioni fra tempi di eventi e durate di attività – criticità delle attività e valori marginali – attività in sequenze critiche – metodologia delle sequenze critiche – modelli e sistemi di elaborazione elettronica nella programmazione edilizia. Installazione ed esercizio di impianti e macchine di cantiere. Opere provvisionali. Il quadro normativo dei lavori di costruzione di opere edili e di genio civile. La gestione economica della commessa edilizia. La contabilità dei lavori. Assicurazione della qualità nel processo produttivo. Le fasi del controllo. Il collaudo dei lavori. La pianificazione della sicurezza in cantieri. La legge quadro in materia di lavori pubblici ed i principali decreti attuativi (Richiami di Organizzazione del Cantiere). La disciplina sanzionatoria e le procedure ispettive. Rischi di caduta dall’alto. Ponteggi e opere provvisionali. L’organizzazione in sicurezza del cantiere. Il cronoprogramma dei lavori. Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Il rischio elettrico e la protezione contro le scariche atmosferiche. Il rischio negli scavi, nelle demolizioni, nelle opere in sotterraneo ed in galleria. I rischi connessi all’uso di macchine e attrezzature di lavoro con particolare riferimento agli apparecchi di sollevamento e trasporto. I rischi chimici in cantiere. I rischi fisici: rumore, vibrazioni, microclima, illuminazione. I rischi connessi alle bonifiche da amianto. I rischi biologici. I rischi da movimentazione manuale dei carichi. I rischi di incendio e di esplosione. I rischi nei lavori di montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati. I dispositivi di protezione individuali e la segnaletica di sicurezza. I contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento, del fascicolo dell’opera, del piano sostitutivo di sicurezza, del piano operativo di sicurezza e del Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali. I criteri metodologici per :
a) l’elaborazione del piano di sicurezza e di coordinamento e l’integrazione con i piani operativi di sicurezza ed il fascicolo;
b) l’elaborazione del piano operativo di sicurezza;
c) l’elaborazione del fascicolo;
d) l’elaborazione del P.I.M.U.S. Montaggio, Uso, Smontaggio dei ponteggi;
e) la stima dei costi della sicurezza. I rapporti con la committenza, i progettisti, la direzione dei lavori, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Simulazione sul ruolo del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione. Seminari di approfondimento inerenti la sicurezza nei cantieri mobili.
Docente: Amore R. + De Martino G.
Insegnamento: Restauro architettonico
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Restauro architettonico + Laboratorio di Restauro architettonico
CFU: 9+3
SSD: ICAR/19
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Ore di laboratorio: 60
Obiettivi formativi:
Partendo dalla conoscenza dell’evoluzione del restauro architettonico nei suoi aspetti storico-critici, il corso mira a trasferire agli allievi una metodologia per la progettazione del restauro architettonico nelle sue fasi di analisi, di diagnosi, di ipotesi progettuale e di verifica.
Contenuti:
Il rapporto con le preesistenze in età classica. Il reimpiego dell’antico nel Medioevo. Gli architetti del Rinascimento e le preesistenze. Interventi sulle fabbriche antiche in età barocca. Restauro e tutela nel periodo neoclassico. Restauro e medievalismo nell’Ottocento. La nascita del moderno concetto di restauro. Il contributo di E.E. Viollet-le-Duc. Il restauro nel mondo inglese: J. Ruskin e W. Morris. Il restauro nell’Italia post-unitaria e la fortuna critica di E.E. Violletle-Duc: F. Travaglini, C. Boito, L. Beltrami. Il restauro in Italia tra le due guerre: G. Giovannoni e G. Chierici. Problemi di ricostruzione architettonica ed urbana a seguito della seconda guerra mondiale. Le teorie del restauro dalla Carta di Atene del 1931 alla Carta di Venezia del 1964. Il pensiero di R. Pane e di C. Brandi. Il restauro negli attuali orientamenti teorici: i concetti di minimo intervento, di reversibilità/riparabilità, di compatibilità e di durabilità dei materiali. Istanza storica, estetica e psicologica nel restauro. Alcuni nodi teorici: il rispetto dell’autenticità, il trattamento delle lacune, il rapporto tra permanenza e trasformazione. L’evoluzione dell’oggetto e del concetto di tutela dal singolo monumento, all’ambiente, al paesaggio. Il tema dell’incontro antico-nuovo: esperienze italiane ed europee. Le “Carte” del restauro. La tutela dei Beni Architettonici e del Paesaggio nelle leggi vigenti. La metodologia della progettazione del restauro architettonico. Il rilievo per il restauro, materiali e tecniche costruttive tradizionali, diagnosi del degrado e dei dissesti, tecniche e consolidamento delle strutture murarie. Prove non distruttive e metodi diagnostici. La conservazione delle superfici architettoniche. I problemi connessi alla rifunzionalizzazione dell’edificio restaurato.
V Anno – insegnamenti a scelta (per un totale di 18 CFU, ulteriori 3 CFU a parte)
Docente: Coppola M.
Insegnamento: Progettazione digitale avanzata (Architettura e Composizione Architettonica IV vecchio ordinamento)
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/14
Ore di lezione: 72
Ore di esercitazione: 72
Obiettivi formativi:
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti la capacità di proiettare le conoscenze proprie della composizione architettonica in una dimensione di attualità connotata dalla rivoluzione digitale e dalla sfida della complessità, misurando il progetto con le urgenze poste dalla crisi ambientale. Il corso si concentra dunque sulla capacità di relazionare in maniera reattiva e adattiva, usando gli strumenti propri del digital design e della digital fabrication, le scelte linguistiche, morfologiche, materiche e tecnologiche alle specifiche condizioni del contesto urbano/naturale, affrontando la crisi ecologica non solo dal punto di vista di un’accezione estesa della sostenibilità (regenerative design) ma anche nella prospettiva di una trasformazione dei linguaggi, degli spazi e delle figure architettoniche, raccogliendo la sfida culturale lanciata dalle filosofie post-antropocentriche ed esplorando nuove strade espressive.
Contenuti:
1 – Spazio e metafora Vengono proposte molteplici chiavi di lettura di cui sono discussi gli aspetti profondi, anche contraddittori, connessi a specifici paradigmi culturali, con particolare riferimento alla teoria della complessità di E. Morin e alla critica post-antropocentrica di R. Braidotti, evidenziandone il legame con le questioni proprie del progetto architettonico. Vengono approfonditi alcuni utilizzi dei software di modellazione tridimensionale relazionando la progettazione alle necessità emerse negli ultimi decenni e alle nuove possibilità costruttive offerte dalla digital fabrication.
2 – Memoria e mutazioni Vengono illustrate e lette in maniera approfondita alcune architetture contemporanee che affrontano i temi del corso, approfondendone i caratteri relativi alle mutazioni linguistico/figurali prodotte dalle questioni urbane (l’architettura che si relaziona alla città), energetico-ambientali (l’architettura che si relaziona alle risorse naturali), psico-somatiche (l’architettura che si relaziona alla percezione umana), simboliche ed evocative (l’architettura che si relaziona alla memoria collettiva), e relative alla biodiversità (l’architettura che si relaziona alla biosfera). Gli studenti sperimentano le nuove possibilità tecniche ed espressive rese possibili dagli strumenti del digital design.
3 – Dal network al progetto Attraverso la lettura di numerosi casi studio, viene illustrato il processo creativo alla base di una progettazione reattiva, adattiva, elastica, relazionale; capace cioè di interagire simultaneamente con le differenti caratteristiche del contesto. Attraverso il supporto degli strumenti morfogenetici digitali, la lettura morfologico/spaziale dell’area di progetto s’intreccia con lo studio delle caratteristiche ambientali (vento, sole, biomasse, ecc.), con le necessità legate al funzionamento metro/ megalopolitano e con le reazioni percettive prodotte da ciascuno stadio di avanzamento del progetto, la cui forma e struttura emergono come risultato temporaneo di un morphing circolare, ricco di ricorsi, ridondanze e “scarti laterali”. Gli studenti elaborano il volume iniziale (massing) del tema d’anno.
4 – Il corpo architettonico La progettazione viene scomposta favorendone la comprensione e supportando l’elaborazione dell’esercitazione che diverrà poi materia d’esame. Il massing, osservato come intreccio-ibrido tra architettura e paesaggio, natura e artificio, viene letto dapprima come dispositivo in grado di radicarsi al proprio contesto, poi come dispositivo in grado di aprirsi, stabilendo una continuità con tra interno/esterno, e poi come corpo capace di retrocedere o estroflettersi. Anche in questo caso vengono proposti numerosi casi studio e gli studenti portano avanti il lavoro di definizione del tema d’anno.
5 – Struttura, attività e mediazione Vengono illustrate delle architetture anche già viste in precedenza, stavolta rendendo evidente il legame indissolubile che tiene insieme figura architettonica, conformazione degli spazi interni dedicati alle attività, lo spazio di mediazione tra le attività stesse e la struttura. Il progetto in fase di elaborazione viene ulteriormente definito attraverso lo studio della tipologia strutturale e del materiale scelto. L’elaborazione parte dalla consapevolezza delle problematiche energetiche legate ai materiali edilizi (costo, energia grigia, assemblaggio, dismissione, ecc.) e procede attraverso l’interazione costante con le necessità dello spazio interno e con il carattere generale al quale il progetto aspira.
6 – La pelle dell’architettura L’involucro architettonico viene letto come una “pelle” capace di adattarsi alle condizioni climatiche, favorendo processi bioclimatici passivi o a basso dispendio di energie. La questione viene affrontata contemporaneamente alle problematiche relative alla percezione e alla conseguente trasformazione linguistica degli ultimi decenni, favorendo pattern basati su sistemi differenziati, utilizzando l’involucro architettonico anche come dispositivo capace di ospitare altre forme di vita (animali e vegetali) oltre che di produrre energia. Gli studenti definiscono l’involucro del tema d’anno attraverso l’uso degli strumenti della modellazione parametrica.
Docente: Stendardo L.
Insegnamento: Smart Urban Design
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 6
SSD: ICAR/14
Ore di lezione: 48
Ore di esercitazione: (da definire)
Obiettivi formativi:
Il corso mira all’acquisizione di conoscenze approfondite e allo sviluppo di competenze avanzate nel campo della progettazione architettonica e urbana, con particolare attenzione alle interazioni con il tema della mobilità intelligente. Il corso sarà svolto in stretta sinergia con altri corsi del settore dell’ingegneria: progettazione urbana e ingegneria dei trasporti, così come altre discipline, coopereranno per realizzare un workshop transdisciplinare su un tema di progettazione site-specific. Il corso è aperto e rivolto a studenti che frequentano diversi programmi M/Arch e M/Eng, tra cui Ingegneria Edile e Architettura, Ingegneria Civile, Ingegneria Ambientale, Ingegneria dei Trasporti e molti altri.
Agli studenti non è richiesto di raggiungere alcun livello avanzato in discipline esterne al proprio campo di interesse principale, ma di sviluppare il più alto grado di interazione con competenze diverse e di ottimizzare le proprie conoscenze e abilità specifiche nel quadro degli obiettivi condivisi dal team di progettazione.
Il corso è concepito come uno studio di progettazione e organizzato come un workshop condotto da uno o più (a seconda del numero di studenti) team di progettazione transdisciplinari che si concentreranno su argomenti di progettazione site-specific e problem-specific.
Competenze trasversali, come il lavoro di squadra, la risoluzione dei problemi, il ribaltamento del punto di vista, la partecipazione al brainstorming, il pensiero creativo, il pensiero critico, sono richieste e saranno potenziate.
Contenuti:
Gli studenti affronteranno il tema delle trasformazioni urbane con riferimento ai cambiamenti in atto nel campo della mobilità urbana, con un focus sui sistemi di trasporto altamente multimodali concepiti nell’ambito di un approccio MaaS (Mobility as a Service) e con particolare riferimento al CCAM (Mobilità Cooperativa, Connessa e Automatizzata).
Focus speciali saranno sviluppati sulla logistica dell’ultimo miglio e sugli approcci Vehicle-to-Grid. Questi temi verranno affrontati, al fine di riorganizzare e rimodellare lo spazio pubblico nella città contemporanea.
Il tema delle trasformazioni urbane con riferimento alla mobilità sarà ovviamente considerato con riferimento all’Agenda 2030 e ai suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, quali, soprattutto, l’SDG 11 “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili” nonché gli SDGs 10 e 5 poiché dotare lo spazio pubblico di servizi di mobilità multimodali, sicuri, facili da usare ed ecologici, nonché migliorare la sicurezza stradale, significa prendersi cura “delle persone in situazioni vulnerabili, donne, bambini, persone con disabilità e anziani”, e contribuire così a ridurre ogni tipo di disuguaglianza.
Per quanto riguarda i casi studio, il corso si concentrerà su una specifica area urbana che sarà scelta sulla base della sua rilevanza strategica con riferimento ai sistemi di trasporto esistenti e alle specifiche problematiche da risolvere. Verranno realizzate e valutate soluzioni progettuali originali e innovative. Il corso produrrà quindi scenari pilota per la trasformazione sostenibile di aree urbane critiche.
Docente: Bruni F. + Viola F.
Insegnamento: Architettura delle infrastrutture
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/14
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
L’obiettivo del corso è di fornire elementi disciplinari, metodi e tecniche adeguati alla compiuta padronanza degli strumenti progettuali in rapporto ai temi emergenti in un’epoca in cui gran parte delle opere d’ingegneria modificano in modo consistente paesaggi e città con notevole indifferenza per la morfologia dei luoghi e dei contesti. I progetti complessi dell’ingegneria rappresentano oggi temi centrali e di particolare rilevanza problematica. Le infrastrutture e i manufatti architettonici ad esse connessi, gli impianti legati alla riparazione e alla manutenzione dell’ambiente costituiscono materiali preminenti delle trasformazioni delle città e del territorio. L’orizzonte critico alla base del corso tende ad abbracciare in via preliminare entro uno sguardo sintetico i temi complessi per ridurli solo in un secondo momento alle loro componenti semplici. Si tratta di un punto di vista che trova esempi di riferimento nelle rappresentazioni ottocentesche delle infrastrutturazioni del territorio che le mostravano come vere e proprie architetture del paesaggio e di un’interpretazione del progetto capace di produrre qualità nell’architettura del territorio.
Contenuti:
Nel corso si analizza l’estetica del territorio e dell’ambiente costruito e il ruolo della progettazione architettonica nel risanamento del degrado territoriale e ambientale; si valuta la nozione di «luogo» e la relazione tra architettura e contesto naturale, paesaggio naturale e paesaggio urbano. L’esperienza progettuale sarà incentrata su tematiche relative a questo campo di applicazione.
Docente: Romano R.
Insegnamento: Acustica Architettonica ed Edilizia
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ING-IND/11
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Il corso è finalizzato a fornire all’allievo le conoscenze fondamentali per la realizzazione di condizioni di comfort acustico negli ambienti confinati in funzione della destinazione d’uso. Saranno, pertanto, approfonditi aspetti legati sia al controllo ed alla valutazione della qualità del suono che alle strategie per il miglioramento dell’isolamento acustico.
Contenuti:
Definizioni e nozioni fondamentali: Campo sonoro nell’aria e sua descrizione, campi sonori elementari, elementi di analisi del segnale, segnali deterministici e segnali casuali; rappresentazione di un segnale nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza; livelli sonori notevoli, combinazione di livelli sonori, fenomeni fisici connessi con la propagazione del suono, cenni di fisiologia dell’orecchio umano, elementi di psicoacustica, misura del suono. Materiali e sistemi fonoassorbenti: Definizione di coefficiente di assorbimento, materiali porosi, proprietà dei materiali porosi, sistemi fonoassorbenti porosi, sistemi fonoassorbenti per risonanza di membrana, sistemi fonoassorbenti per risonanza di cavità, assorbimento dell’aria. Propagazione del suono in ambienti chiusi: Elementi di teoria modale, campo sonoro perfettamente diffuso, teoria statistica-energetica, definizione di tempo di riverberazione, formule per il calcolo del tempo di riverberazione, teoria geometrica, cenni ai metodi delle immagini e del tracciamento dei raggi sonori. Propagazione del suono attraverso pareti e pannelli: Onde flessionali in un pannello sottile, effetto di coincidenza, potere fonoisolante, isolamento acustico tra ambienti, legge della massa, valutazione pratica del potere fonoisolante di pareti e pannelli, calcolo del potere fonoisolante di pareti doppie, calcolo del potere fonoisolante di pareti composte, sistemi per il controllo della trasmissione del suono per via aerea e per via strutturale, cenni alla normativa vigente nel settore. Applicazioni: Valutazione e controllo del rumore degli impianti tecnologici, controllo del rumore negli impianti di condizionamento dell’aria, criteri acustici per l’intelligibilità della parola e per la fruizione della musica, esempi di indagini metrologiche, uso di software applicativi per il controllo della rumorosità negli impianti di condizionamento dell’aria, per lo studio del campo sonoro in ambienti chiusi, per la valutazione dei requisiti acustici passivi degli edifici.
Docente: Fumo M.
Insegnamento: Progetto di recupero edilizio
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/10
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Il corso ha lo scopo di fornire agli allievi le conoscenze necessarie per impostare il progetto di recupero e di valorizzazione funzionale degli edifici in relazione alle risorse, alla cultura costruttiva locale, alle norme e raccomandazioni internazionali vigenti e alle esigenze funzionali.
Contenuti:
Approccio teorico al progetto di recupero e restauro: le carte internazionali del restauro e le norme italiane in materia. Evoluzione del concetto di tutela del costruito. Strumenti e modalità di analisi preliminari all’intervento di recupero. Criteri di progettazione degli interventi di manutenzione, di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia ed urbanistica. Il progetto di miglioramento sismico. Il progetto di miglioramento energetico: accorgimenti tecnici e scelta dei materiali.
Docente: Formisano A.
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Costruzioni in muratura
CFU: 6
SSD: ICAR/09
Ore di lezione: 40
Ore di esercitazione: 40
Obiettivi formativi:
L’obiettivo del corso è l’acquisizione della concezione strutturale, della progettazione e della verifica di edifici in muratura, nuovi ed esistenti, in zone sismiche. Problematiche connesse al dissesto, consolidamento e adeguamento sismico.
Contenuti:
Tipologie dei materiali; caratteristiche costruttive; analisi strutturale di pareti sollecitate da azioni verticali e orizzontali (sisma); metodi di calcolo (metodo RAN); progetto di edifici nuovi in muratura in zona sismica; verifica, consolidamento e adeguamento di edifici esistenti in zona sismica; norme vigenti.
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): Sviluppo storico delle tipologie strutturali e tecniche costruttive
CFU: 3
SSD: ICAR/09
Ore di lezione: 20
Ore di esercitazione: 20
Obiettivi formativi:
Il corso punta a fornire un excursus storico dello sviluppo della scienza e della tecnica delle costruzioni nel corso della storia. La finalità è quella di fornire allo studente uno strumento di lettura dello sviluppo storico delle tipologie strutturali e dei metodi di analisi per una maggiore e più consapevole capacità nel campo della concezione e progettazione strutturale.
Contenuti:
Il corso traccia uno sviluppo storico delle costruzioni per ciò che concerne gli aspetti strutturali. Le tipologie strutturali sono quindi viste con riferimento al loro sviluppo nelle diverse epoche: dai greci ai romani; l’introduzione dell’arco e della volta; il medioevo e le costruzioni gotiche; le strutture in muratura nel rinascimento e nel barocco (con i “falsi strutturali”) per passare poi alle costruzioni in muratura del settecento e dell’ottocento. Un cenno alle costruzioni dell’era moderna evidenziando sia gli aspetti di continuità con il passato che le innovazioni introdotte dai nuovi materiali: ghisa, ferro ed acciaio, cemento armato e precompresso. Particolare attenzione viene data alla manualistica con cui si progettava nel passato, allo sviluppo delle tecniche costruttive ed, ancora, alla evoluzione delle teorie nella scienza del costruire.
Docente: Palombo A.
Insegnamento: Impianti di climatizzazione
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9
SSD: ING-IND/11
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Il corso mira a sviluppare conoscenze in relazione alla progettazione energeticamente efficiente dell’edificio in un’ottica di sostenibilità energetica ed ambientale. Si forniscono le conoscenze fondamentali sulle tecniche di climatizzazione e sull’energetica dell’edificio evidenziandone gli aspetti applicativi. In base alla destinazione d’uso degli ambienti ed agli aspetti energetico-economici l’allievo deve saper operare la scelta del sistema. Deve quindi saper effettuarne la progettazione e la gestione anche in base alle normative vigenti.
Contenuti:
L’aria umida ed il benessere termoigrometrico: metabolismo, valutazione del benessere, ventilazione. Carichi termici invernali: carichi termici per dispersione e ventilazione, temperature di progetto, ponti termici, metodo di calcolo. Carichi termici estivi: carichi sensibili e latenti, radiazione solare e trasmissione attraverso il vetro, trasmissione attraverso le pareti opache, carichi interni e di ventilazione, metodi di calcolo. Impianti di riscaldamento: generatore di calore, pompe, rete, vaso d’espansione, valvole, dispositivi di sicurezza. Progettazione della rete di distribuzione dell’acqua: materiali, calcolo delle cadute di pressione, dimensionamento. Terminali di scambio termico: analisi, dimensionamento e regolazione dei radiatori, ventilconvettori, aerotermi, termoconvettori, pannelli radianti. Risparmio energetico e certificazione energetica dell’edificio: legislazione vigente e norme di riferimento, gradi giorno, recupero di energia e isolamento dell’involucro edilizio, rendimento globale del sistema edificio-impianto, fabbisogno di energia primaria totale dell’edificio, metodi per ridurre i consumi energetici negli edifici. Fonti rinnovabili applicate all’edilizia, solare termico e fotovoltaico: normativa, progettazione, applicazioni. Impianti di climatizzazione estivi ed invernali: dimensionamento e regolazione degli impianti centralizzati, impianti centralizzati multizona, impianti a doppio condotto, impianti misti aria-acqua, impianti autonomi. Progettazione della rete di distribuzione dell’aria: immissione e ripresa, cadute di pressione, pressione in corrispondenza dei diffusori, dimensionamento dei canali. Gruppi frigoriferi e pompe di calore. Gruppi a compressione di vapore e ad assorbimento: funzionamento e ciclo termodinamico, sorgenti d’energia termica, applicazioni.
Docente: Mele E.
Insegnamento: Strutture per edifici alti e grandi coperture
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9
SSD: ICAR/09
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di fornire gli elementi alla base del comportamento strutturale e quindi del progetto delle strutture tipiche degli edifici alti e delle grandi coperture anche con riferimento alle tipologie strutturali utilizzate, viene sviluppata un’applicazione progettuale che analizza un’opera di rilevante interesse architettonico.
Contenuti:
Schemi strutturali di edifici alti in cemento armato e in acciaio. Comportamento e modellazione di strutture per edifici alti. Schemi strutturali di grandi coperture in legno, acciaio e cemento armato. Studio delle azioni del vento sugli edifici alti e sulle grandi coperture. Studio degli effetti delle azioni sismiche su edifici alti e grandi coperture. Cenni sul controllo della risposta strutturale attraverso masse accoppiate e/o dissipatori. Tipologie strutturali adottate con riferimento ai diversi materiali. Comportamento elementare ed analisi degli schemi ad arco, fune, volta e piastra. Classificazione delle strutture piane a piastra in acciaio, loro comportamento strutturale e analisi. Tecnostrutture: comportamento e analisi. Cenni sulle applicazioni del vetro strutturale. Sviluppo di un elaborato progettuale con riferimento particolare agli aspetti di analisi strutturale di un’ opera di rilevante interesse architettonico.
Docente: Fascia F.
Insegnamento: Tecnologie per il recupero edilizio
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9
SSD: ICAR/10
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Il corso mira a fornire agli allievi le conoscenze, sia teoriche che applicative, necessarie per sviluppare il progetto di recupero sia degli edifici di antico impianto con struttura muraria sia degli edifici con struttura in cemento armato e in acciaio.
Contenuti:
Diagnosi. Schedatura degli elementi costruttivi dell’edificio, con particolare riguardo ai materiali impiegati, alle tecniche costruttive ed al degrado. Tecniche di intervento per il recupero degli elementi di fabbrica del Sistema edificio: Struttura portante fuori terra; Struttura di fondazione; Primo calpestio; Appoggio intermedio; Copertura; Chiusura d’ambito; Collegamento verticale; Partizione interna; Impianti.
Per ciascun elemento di fabbrica vengono esaminate le principali tecniche di recupero, compatibili con l’impianto originario, evidenziando i requisiti e le prestazioni.
Docente: Gargiulo C.
Insegnamento: Strumenti di governo del territorio
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9
SSD: ICAR/20
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Il corso mira alla formazione di esperti capaci di promuovere, costruire e gestire proposte integrate e complesse di intervento sul territorio. Conoscere tecniche, metodi e strumenti utili all’integrazione delle pianificazioni speciali e di settore, alla gestione delle informazioni per il governo del territorio.
Contenuti:
Approfondimento delle modalità di implementazione di tecniche, metodi, modelli e procedure per la formazione e la gestione della decisione pubblica nel campo dei programmi di intervento.
Studio dei piani di intervento sul territorio con riferimento in particolare ai “Programmi Urbani Complessi” (Programmi di riqualificazione urbana, Programmi di riqualificazione urbana e per lo sviluppo sostenibile del territorio, Contratti di Quartiere, …) ed agli strumenti della programmazione negoziata (Patti Territoriali, Progetti Integrati Territoriali, …).
Forme di partecipazione alle scelte di investimento e forme partnerariali pubblico-privato.
Strumenti di frontiera per la pianificazione, programmazione e gestione di interventi sul territorio (in particolare: Pianificazione in Aree a Rischio, Pianificazione dei trasporti, Pianificazione delle aree protette, Pianificazione di Bacino, Pianificazione del Paesaggio).
Gli attori coinvolti nei progetti di sviluppo territoriale e relative “responsabilità”.
La nuova programmazione europea 2007-2013.
Docente: Faggiano B.
Insegnamento: Costruzioni in legno
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9
SSD: ICAR/09
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Il corso mira a far acquisire le conoscenze relative alle caratteristiche meccaniche del legno come materiale strutturale ed alle corrispondenti modalità di valutazione della sicurezza, per il suo impiego nelle nuove strutture (sia in legno massiccio che in legno lamellare) e nel recupero di quelle storiche, nel quadro della normativa europea e della recente normativa nazionale.
Contenuti:
Il legno ed i materiali ricavati dal legno per l’impiego nelle costruzioni. Il legno massiccio come materiale strutturale: caratteristiche fisiche e meccaniche. La classificazione del legno massiccio strutturale secondo la resistenza e le classi di resistenza. Il legno lamellare: il processo produttivo, le caratteristiche meccaniche e le classi di resistenza. I problemi di durabilità e di protezione. Il comportamento al fuoco. La verifica di resistenza delle sezioni (stati limite ultimi). Le verifiche di stabilità degli elementi strutturali. Il calcolo delle deformazioni (stati limite di esercizio). Elementi strutturali particolari in legno massiccio e in legno lamellare. Le travi ed i pilastri composti. I collegamenti tradizionali di carpenteria e le unioni moderne con elementi metallici a gambo cilindrico. La composizione strutturale con elementi lignei. Le strutture esistenti in legno antico: la valutazione della sicurezza e gli interventi di recupero compatibili con le esigenze di conservazione. Il quadro normativo nazionale ed europeo.
Insegnamento: Diagnosi e terapia dei dissesti strutturali
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9
SSD: ICAR/09
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Conoscenza del comportamento strutturale attraverso l’analisi delle patologie nelle costruzioni.
Conoscenza delle cause di crollo e di dissesto ai fini della prevenzione e di una corretta progettazione ed esecuzione.
Conoscenza delle terapie strutturali in presenza di dissesti.
Conoscenza dell’Ingegneria Forense nel processo civile e penale.
Contenuti:
Legislazione tecnica. Responsabilità professionali. Ingegneria Forense (consulenza tecnica giudiziaria civile e penale). Patologie strutturali (crisi puntuali ed elementari; criteri di resistenza; quadri fessurativi e loro evoluzione). Semeiotica dei dissesti (di strutture in muratura, in cemento armato, in acciaio, in legno) dovuti ad azioni naturali, accidentali, eccezionali, azioni dei terreni, delle acque, del tempo e dell’ambiente. Diagnosi dei crolli e dei grandi dissesti dovuti ad azioni umane. Indagini conoscitive sulle strutture. Analisi strutturale a collasso. Demolizioni controllate. Collasso progressivo. Problemi strutturali connessi ad azioni terroristiche. Opere urgenti di assicurazione. Terapia dei dissesti strutturali e interventi di consolidamento su costruzioni in muratura, in cemento armato, in acciaio e in legno.
Docente: Bilotta A.
Insegnamento: Edifici in cemento armato
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9
SSD: ICAR/09
Ore di lezione: 60
Ore di esercitazione: 60
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di guidare l’allievo alla progettazione strutturale di edifici in c.a. in zona sismica nel quadro normativo vigente.
Contenuti:
La concezione strutturale dell’edificio intelaiato in c.a. soggetto ad azioni verticali ed orizzontali. La tipologia strutturale con telai e setti. La normativa italiana ed europea di settore. Metodi di analisi di telai piani e spaziali. L’effetto irrigidente delle tompagnature. La funzione dell’impalcato. Cenni sulle non linearità geometriche e meccaniche. Il ruolo della duttilità. Solai e particolari di carpenteria (sbalzi, fori, ribassamenti, effetti trasversali). Travi, pilastri e setti. Le strutture della scala. Sistemi di fondazione e interazione con le strutture in elevazione.
Progetto strutturale guidato di un edificio intelaiato in c.a. a uso abitativo in zona sismica, svolto a livello esecutivo e in forma metodologicamente completa, seppure limitato agli elementi strutturali più significativi.
Docente: Bellia L.
Insegnamento: Illuminotecnica
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9
SSD: ING-IND/11
Ore di lezione: 44
Ore di esercitazione: 28
Obiettivi formativi:
Il corso si propone l’acquisizione da parte dello studente delle nozioni di base dell’illuminotecnica, dei componenti degli impianti di illuminazione e delle loro caratteristiche, nonché delle tecniche e degli strumenti oggi impiegati nella pratica progettuale. L’obiettivo è quello dell’apprendimento delle metodologie e procedure per effettuare delle scelte progettuali che ottimizzino le esigenze del comfort visivo, del risparmio energetico e dell’impatto ambientale. Saranno presentate le più recenti innovazioni tecnologiche e le ricerche che si stanno attualmente conducendo nel settore.
Contenuti:
La natura della luce e sue caratteristiche fisiche: radiazioni elettromagnetiche, campo del visibile, propagazione delle radiazioni nel vuoto, le leggi dell’irraggiamento termico, il corpo nero, le principali grandezze radiometriche.
Interazioni tra luce e materia. Fattori spettrali di riflessione, trasmissione ed assorbimento. Fattori globali. La riflessione speculare. la rifrazione speculare: legge di Snell. La riflessione totale.
Le grandezze fotometriche: relazione tra grandezze radiometriche e fotometriche. Il fattore spettrale di visibilità in visione fotopica e scotopica. Il flusso luminoso. Relazione tra flusso luminoso ed energetico. L’intensità luminosa. La luminanza. L’illuminamento. L’emettenza luminosa. La legge dell’inverso del quadrato della distanza e del coseno.
La misura della luce. Cenni di fotometria. Le caratteristiche degli strumenti di misura. Il luxmetro, il luminanzometro. La sfera di Ulbricht per la misura del flusso luminoso. Le misure spettroradiometriche e spettrofotometriche.
Il meccanismo della visione: cenni sul funzionamento del sistema visivo umano. L’adattamento. I disturbi della vista. La visione tridimensionale. La visione cromatica. La prestazione visiva: parametri caratterizzanti.
La percezione dei colori: cenni di colorimetria e spettrofotometria. La visione dei colori. La teoria tricromatica: sintesi additiva e sottrattiva. Le leggi di Grassmann. Gli spazi colorimetrici. I modelli di adattamento cromatico. La misura del colore.
Le sorgenti di luce artificiale. Parametri caratteristici delle lampade: vita media, efficienza luminosa, resa cromatica, temperatura di colore, condizioni operative di funzionamento. Le lampade ad incandescenza, a scarica nei gas (alogenuri metallici, a vapori di sodio, a vapori di mercurio), LED.
I corpi illuminanti: caratteristiche costruttive e prestazionali. Il LOR. Il CIE flux code. Caratteristiche fotometriche. Prestazioni energetiche del sistema lampada-corpo illuminante.
La luce naturale: luce diffusa proveniente dalla volta celeste e luce solare diretta. I modelli di cielo. I modelli per la valutazione dell’accesso di luce naturale negli ambienti interni. il fattore di luce diurna. I modelli dinamici. I sistemi schermanti e filtranti per il controllo della luce naturale.
Metodi di calcolo per la progettazione: i metodi semplificati. Il calcolo per punti. Il metodo del fattore di utilizzazione. L’utilizzo di software di calcolo.
L’illuminazione degli ambienti interni. La norma UNI EN 12464-1 per l’illuminazione dei luoghi di lavoro: parametri da controllare. Le prestazioni energetiche degli impianti di illuminazioni per interni. L’indice LENI (Lighting Energy Numeric Indicator). Le strategie per conseguire riduzioni nei consumi.
L’illuminazione degli ambienti esterni e l’illuminazione stradale. La normativa per l’illuminazione stradale: parametri da controllare. Le prestazioni energetiche degli impianti per l’illuminazione degli esterni. Cenni sull’illuminazione delle facciate degli edifici. L’illuminazione di parchi e giardini.
Cenni sulle più recenti ricerche nel settore illuminotecnico: effetti non visivi della luce sull’uomo: impatto della luce sul ritmo circadiano, sulla produttività e sull’umore. Indici per la valutazione dell’abbagliamento da luce naturale, relazioni tra luminanza e brillanza, visione mesopica negli ambienti notturni.
Docente: Capaldo G.
Insegnamento: Project Management per le Opere Civili
Modulo (ove presente suddivisione in moduli):
CFU: 9
SSD: ING IND/35
Ore di lezione: 50
Ore di esercitazione: 30
Obiettivi formativi:
Sviluppare la capacità di pianificare e controllare, secondo la duplice dimensione temporale ed economica, i progetti relativi ad Opere Civili ed Infrastrutture, attraverso l’appropriato e consapevole utilizzo delle tecniche di Project Management
Contenuti:
Introduzione al Project Management. Il significato di progetto secondo il Project Management Institute (PMI). ll Project Management.
Il ciclo di vita del progetto. I processi di Project Management secondo il PMI.
Come nasce l’esigenza di creare un progetto di Opere Civili
Le relazioni tra Impresa ed Ente Appaltante secondo la normativa nazionale e comunitaria
I vari livelli di progettazione: progetto preliminare, definitivo ed esecutivo
Gli elaborati che compongono un progetto per Opere Civili
L’avvio del progetto, la realizzazione del project plan, il project charter.
La gestione della pianificazione del progetto: il processo di pianificazione del progetto: la definizione dello scopo di progetto, la definizione della WBS (Work Breakdown Structure), la realizzazione della WBS, le regole da rispettare per la realizzazione della WBS.
La definizione delle responsabilità organizzativa nella realizzazione del progetto: la Organization Breakdown Structure (OBS) e la Responsability Assignment Matrix (RAM).
La definizione delle attività e la stima delle risorse. I metodi per la stima delle risorse dei progetti: Metodi di tipo bottom-up, Metodi di tipo top-down, Metodi di stima per analogia, Metodi di stime parametriche, Metodi di stima basati sul parere di esperti. Confronti tra i diversi metodi e criteri di scelta.
La schedulazione del progetto: l’identificazione dell’ordine di esecuzione delle attività e dei vincoli di precedenza, la costruzione del reticolo del progetto, la schedulazione del progetto attraverso il Critical Path Method (CPM), il diagramma di Gantt ed il suo impiego nella pianificazione del progetto.
Peculiarità delle commesse e del ciclo di pianificazione e controllo delle commesse nel campo delle Opere ed Infrastrutture Civili
La costruzione del preventivo di commessa: il preventivo iniziale d’offerta, il preventivo esecutivo, il preventivo aggiornato.
La consuntivazione dei costi di commessa.
Il Risk Management: identificazione, analisi e valutazione dei rischi di progetto; identificazione delle azioni di risposta al rischio.
Il controllo dell’avanzamento. Il metodo dell’Earned Value e le sue applicazioni. L’analisi degli scostamenti. L’individuazione degli interventi correttivi e la riprogrammazione delle attività.
Il ruolo del Project Management e le competenze richieste per operare con successo in tale ruolo.
Gli Istituti internazionali accreditati per la certificazione delle competenze di Project Manager, cenni sull’iter relativo all’acquisizione della certificazione.
Docente: Prof. Ing. Guido Capaldo
Testimonianze ed esercitazioni: Ing. Luigi Grosso, Ing. Antonello Volpe
Codice: Semestre:
Prerequisiti / Propedeuticità: Nessuna
Metodo didattico: Lezioni, esercitazioni, illustrazione di casi di studio, illustrazione di modalità di utilizzo del sw WinProject ed eventuali esercitazioni in laboratorio, seminari e testimonianze di esperti
Materiale didattico:
Libro di testo “Project Management: principi, metodi ed applicazioni al settore delle opere civili” (di Guido Capaldo ed Antonello Volpe), Mac-Graw Hill, 2011
Casi di studio, esercizi ed ulteriori materiali didattici, pubblicati nel sito docente e nel sito del libro di testo
Relazioni progettuali per lo sviluppo dell’elaborato di Project Management
Dispense integrative fornite dai Docenti
Modalità di esame:
Discussione di un elaborato progettuale sviluppato nell’ambito del corso, relativo ad una specifica tipologia di progetto per il quale l’Allievo dovrà sviluppare ed applicare le metodologie di pianificazione e controllo illustrate durante il corso.
Colloquio orale
Per coloro che superano l’esame è previsto il riconoscimento dei crediti formativi per l’accesso alla certificazione del primo livello del PMI (Project Management Institute).
Docente: Polverino F.
Insegnamento: Progettazione Esecutiva degli Elementi Costruttivi
Modulo (ove presente suddivisione in moduli): /
CFU: 9
SSD: ICAR/10
Ore di lezione: 50%;
Ore di esercitazione: 50%
Obiettivi formativi:
Il corso è dedicato alla progettazione di dettaglio dei componenti che alle diverse scale di complessità (elementi di base, costruttivi funzionali, di fabbrica) costituiscono gli edifici. Le metodologie di approccio sono definite con riferimento alle caratteristiche tecniche degli singoli elementi che costituiscono le parti degli edifici e alle problematiche di compatibilità realizzativa e funzionale dei pacchetti tecnologici. Finalità dell’insegnamento è preparare l’allievo a misurarsi in processi di sintesi progettuale riguardanti casi reali, avendo a riferimento gli aspetti della sicurezza, i quadri normativi vigenti, auspicati livelli di prestazione, tempistiche stringenti di progetto e produzione edilizia.
La parte teorica e quella esercitativa sono profondamente correlate e hanno punti di convergenza da un lato nella lettura del costruito, con riconoscimento degli elementi costitutivi e delle tecniche che ne hanno sotteso la fase realizzativa, dall’altro nel progetto esecutivo di parti di edificio, con riferimento a possibili attività di cantiere e al mercato dell’industria per l’edilizia.
Contenuti:
Elementi di teoria prestazionale;
Caratterizzazione tecnica degli elementi d’involucro;
Pacchetti tecnologici: definizione, realizzazione;
Limiti del progetto in relazione alle esigenze della committenza e alla realizzabilità e durabilità dell’opera edilizia e architettonica;
Lettura del costruito e determinazione ex post di soluzioni tecniche congruenti per la realizzazione dei casi esaminati;
Progettazione esecutiva reale di un oggetto architettonico completo dal punto di vista architettonico, funzionale, dei relativi sistemi tecnologici, dei costi.
TESI DI LAUREA
La tesi di laurea, da cui deve emergere la padronanza degli argomenti, la capacità di operare in modo autonomo e un buon livello di comunicazione, riguarda temi inerenti la progettazione architettonica e/o urbanistica ed è didatticamente assistita da un laboratorio progettuale di 300 ore. Al compimento degli studi viene conseguito il titolo di laureato magistrale in Ingegneria Edile-Architettura.
La presentazione del lavoro di tesi si svolgerà pubblicamente davanti ad una Commissione di docenti, relatori e non, istituita ad hoc dalla Scuola Politecnica. L’allievo discuterà il contenuto degli elaborati finali, grafici e di calcolo, a mezzo di tavole e documenti in formato cartaceo e potrà supportare la dissertazione con una breve presentazione in power point.
Nella valutazione finale la Commissione acquisirà i pareri, non vincolanti, del relatore, dell’eventuale correlatore e del recensore; il giudizio finale terrà conto del valore intrinseco dei contenuti della tesi e del rigore metodologico della stessa, della tematica trattata in rapporto agli obiettivi didattico-formativi del CdS e infine della carriera del candidato.
LINK AL REGOLAMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DI LAUREA

A fronte del particolare percorso di studi seguito dagli Ingegneri Edili-Architetti e del bagaglio di conoscenze acquisito nel campo della progettazione degli edifici e della conservazione e del restauro degli stessi in rapporto al contesto ambientale e urbano, essi possono essere coinvolti a tutti i livelli della scala progettuale, a partire dalla pianificazione territoriale, a quelle della concezione dell’idea architettonica, della definizione funzionale, strutturale e tecnologica dell’opera edilizia.
I laureati del CdS in oggetto possono altresì assumere ruoli decisionali ed operativi nell’ambito dell’organizzazione e della conduzione del cantiere edile (direzione lavori, direzione cantiere, assistenza coordinamento della sicurezza, ecc.) dove, con competenza, sanno interloquire con gli enti ed organismi di riferimento territoriali e rapportarsi al mondo della produzione in opera e a quello dell’industria delle costruzioni.
Durante il corso di studi il laureato in Ingegneria Edile-Architettura matura ampie competenze attraverso la partecipazione:
a) ad attività didattico-formative caratterizzanti utili per la soluzione di problematiche tecniche ed architettoniche ricorrenti dell’ambito urbanistico, compositivo, tecnologico e della gestione del processo edilizio (cfr. Tecnica Urbanistica I, II; Architettura e Composizione Architettonica I, II, III; Architettura Tecnica I, II; Scienza delle Costruzioni; Tecnica delle Costruzioni; Diritto e Antropologia; Economia ed Estimo Civile; Organizzazione del Cantiere);
b) ad attività formative in ambiti disciplinari affini o integrativi a quelli di base e caratterizzanti del CdS (Costruzioni Idrauliche; Fondazioni);
c) ad attività didattiche qualificanti di approfondimento tematico (a scelta dello studente) riguardanti: l’urbanistica (Strumenti di Governo del Territorio) il rapporto edificio/contesto ambientale (Acustica Edilizia e dell’Architettura, Illuminotecnica, Impianti di Climatizzazione); le problematiche tecnologiche (Architettura Tecnica III, Progetto di Recupero Edilizio, Tecniche di Recupero Edilizio) e strutturali (Diagnosi e terapia dei dissesti strutturali; Edifici in Cemento Armato, Edifici Alti e Grandi Coperture; Costruzioni in Legno; Costruzioni in Muratura e loro Sviluppo Storico); gli aspetti compositivi (Architettura e Composizione Architettonica IV; Architettura delle Infrastrutture);
d) a ulteriori attività didattiche integrative a scelta dello studente per lo sviluppo di conoscenze utili al lavoro di tesi e all’inserimento professionale post-laurea;
f) al tirocinio professionalizzante presso studi tecnici, enti ed uffici privati e pubblici operanti nel settore, realtà produttive di specifico interesse del mondo dell’architettura e delle costruzioni edili.

L’Ingegnere Edile-Architetto, figura a valenza europea, può trovare naturale sbocco professionale, in forma singola o associata, in tutti i campi della di interesse dell’urbanistica e della pianificazione territoriale e della progettazione, quest’ultima intesa da un lato come momento di definizione concettuale e materica di nuovi organismi architettonici e manufatti edilizi, semplici e ad alta complessità funzionale e tecnologica, dall’altra come strumento operativo per il recupero edilizio, la conservazione e il restauro di organismi soggetti a tutela. Nell’ambito del cantiere potrà rivestire ruoli organizzativi, di controllo e gestione, nell’industria per l’edilizia potrà assumere ruoli nella progettazione di elementi costruttivi e come tecnico della produzione. Molteplici sono infine gli sbocchi nel campo della consulenza tecnica per aspetti di diritto, di estimo civile, di sostenibilità ambientale, di sicurezza sui luoghi di lavoro, di prevenzione incendi.
Una formazione multidisciplinare con grandi opportunità professionali
nel campo dell’ingegneria e dell’architettura.
Il Corso punta a formare un profilo culturale e professionale di ingegnere-architetto e tiene insieme la formazione umanistica, quella scientifica e quella tecnica in un percorso didattico organicamente disposto in cinque anni, senza soluzione di continuità.
L’impostazione didattica, che vede il progetto come momento di sintesi, assicura l’acquisizione di capacità e di professionalità legate a una realtà in continuo divenire e, anche per questo, tende a privilegiare modelli pedagogici innovativi.
Il conseguimento del titolo consente ai laureati, tra l’altro, di iscriversi all’Albo degli Ingegneri, all’Albo degli Architetti o anche a entrambi.
L’accesso è a numero programmato in conformità alla Direttiva Europea che assicura la libera circolazione dei laureati nell’intera Europa Unita.
Link alla presentazione del corso
- TIPO DI CORSO: Laurea Magistrale a ciclo unico
- SEDE DIDATTICA: Napoli
- TIPO DI ACCESSO: Numero programmato
- DIPARTIMENTO: Ingegneria Civile, Edile, Ambientale
- SCUOLA: Scuola Politecnica e delle Scienze di Base
- CLASSE DEL CORSO: LM4-CU-Architettura e Ingegneria Edile Architettura
- LINGUA: Italiano
- COORDINATORE: prof. ing. Francesco Polverino